L'Oratorio della Narrativa
L’Oratorio della Natività e un luogo di fervore devozionale ubicato nella piazza principale del centro storico di Formello. Storicamente è appartenuto alla famiglia Marini, eminente dinastia ottocentesca locale distintasi per cariche amministrative ed opere sociali, di cui rimangono testimonianze l’epigrafe sulla Fontana antistante l’ingresso del borgo e il monumento funebre nella navata destra della chiesa parrocchiale eretto dalla comunità formellese a grata memoria. Al presente ne sono proprietari gli eredi di Lorenzina Marini, figlia del Cavaliere Lorenzo, maritata all’Ing. Marcello Picalarga di Campagnano.
Questi, al termine dell’ultimo conflitto mondiale, nel contesto di interventi su beni architettonici ecclesiastici nella Diocesi di Nepi e Civita Castellana concertati con l’Autorità Vescovile, ha provveduto a varie opere di manutenzione per la conservazione del predetto edificio la cui elementare peculiarità stilistica lo fa apparire come un macro tabernacolo. Nella memoria popolare formellese permane il ricordo di un’edicola lignea accogliente la ierofania della Vergine Maria contemplante sulle ginocchia il divino Pargoletto che veniva occasionalmente allogata nell’Oratorio prima di soprintendere, portata in spalla dai membri di una confraternita, la processione settembrina nell’antico abitato.
Commissionando la sacra edicola, il Cavaliere Lorenzo Marini volle esprimere la sua gratitudine alla Madre Celeste per l’incolumità miracolosa ottenuta nel contado romano nel 1907, allorché si arrestò
prodigiosamente il galoppo bizzoso del suo destriero nei pressi di una Cappella Mariana.
Per lo scampato pericolo, a riconoscente perenne ricordo, deputo l’artista Luigi Guacci da Lecce a reiterare plasticamente il modello votivo della sublime rappresentazione, il cui archetipo imperituro su tela e
mirabile in un romitorio rupestre presso il Pontificio Santuario di Maria ad Rupes in Castel Sant’Elia.